Giulia, bravissima, ha un innato senso dell’insegnamento inteso come atto generoso del saper trasmettere all’esterno qualcosa del proprio bagaglio e della propria sensibilità.
Con il GSSP ho capito che mettere bene una parola dietro l’altra non crea un libro.
Giulia è una vera insegnante. Sa incitare, incoraggiare, vedere, insieme alle difficoltà dei suoi allievi (spesso sin troppo ovvie), i punti di forza, anche quelli ancora in potenza, seminali.
E questa è una qualità rara, che da sola sarebbe sufficiente a renderla preziosa. Ma Giulia possiede anche le doti di chiarezza e organizzazione che tanto contano a lezione.
Il rapporto che instaura coi suoi allievi è vitale, ricco, sempre profondamente sincero
Con il suo approccio didattico così vivace e spontaneo, Giulia sa trasmettere e infondere il suo amore per l’arte, e in particolare per la figura, in maniera totalmente coinvolgente. Il suo maggior punto di forza sta nel saper capire quali sono i punti di forza e le debolezze dei propri allievi e nell’incoraggiarli a superarle senza creare frustrazione. Aiutandoli nel contempo a scoprire il metodo espressivo più consono alle proprie attitudini e al proprio essere.
Continui a sentirti stimolato, hai un sacco di cose da fare e viaggi su diversi fronti in modo che se anche non hai mai affrontato una cosa puoi vincere l’ansia della prima volta poichè tanto è un esercitazionie e poi ci hai già lavorato.
Mi sono divertito tantissimo! È stato un crescendo, mi sono sentito sempre più coinvolto, anche in mancanza di tempo, che mi sono trovato più volte a “rubare” al sonno e al relax. E fatto bene, perché nulla mi ha “pesato”.
Ho scritto per amore, per passione, per voglia di confrontarmi con me stesso e con tante altre persone che hanno messo lo stesso atteggiamento disponibile. E ho trovato lo stesso atteggiamento da parte di Barbara e di Margherita, che hanno interagito con una serietà professionale inaspettata per me, che mi avvicinavo per la prima volta a un laboratorio di scrittura, e pure online.
Sono stati mesi intensi, faticosi e piacevolissimi. Ho imparato che quando ti trovi in un posto come il GSSP puoi non aver paura dei commenti: saranno tutti utili, anche quelli (soprattutto quelli) che a prima vista ti fanno storcere il naso. Ho iniziato il GSSP amando la scrittura di getto. L’ho finito amando l’ordine e la struttura che ti regala una pianificazione degli eventi. Ho fuso le due cose, scrivo di getto seguendo l’ordine di scene genericamente abbozzate. E ho finito un racconto: giuro, non ci avrei mai scommesso sopra. Grazie!
Grande Barbara, se le mie prof a scuola fossero state come te, sarei diventato uno scienziato. Ma mi accontento di essere fieramente tra gli Scrittori Pigri. È stata un’avventura meravigliosa.
Trovo sia stata una delle esperienze fotografiche più stimolanti e belle e folli a cui abbia partecipato sino ad oggi. Il confronto con gli altri partecipanti è stato fondamentale per la mia crescita, anche a livello umano oltre che intellettuale. A volte è stata dura e ancora oggi lo è riuscire a rispettare la consegna e realizzare delle esercitazioni buone. A volte ho mancato, per priorità che mi hanno sovrastato. Ma sono felice di aver preso parte a questo “esperimento Landiniano” e l’idea che tra breve terminerà mi lascia l’amaro in bocca e la paura di non saper camminare con le mie gambe. Trovo che Sara sia tra i migliori insegnanti che abbia avuto. Presente, attenta e severa. Capace di rimetterci in riga nei momenti di caos e paturnie di varie natura e soprattutto ha mostrato una disponibilità fuori dal comune. Ho partecipato a diversi corsi in passato con una durata minore e spendendo più soldi ma mai ho incontrato un insegnante così disponibile.
A mio parere ci ha fornito di grandi strumenti per crescere, scoprire, sperimentare e vedere le cose da più punti di vista possibili.[…] ho dovuto imparare a parlare delle mie foto, spiegare cosa ho fatto come e perché e ho cercato di imparare ad osservare le altrui foto, spiegare cosa per me fosse convincente e cosa meno e imparare dove le mie osservazioni non erano valide.
È stata tosta. Ma che bello che è stato!