Il Gssp mi ha insegnato moltissimo, nella scrittura e dal punto di vista umano. Ognuno di noi è stato preso preso per mano e ci è stato mostrato tutto il possibile sulla scrittura e sul mondo che vi ruota attorno. Grazie!
Mi ha aiutato a migliorare come fotografo e come persona, a migliorare la valutazione delle mie priorità, a migliorare la mia visione delle cose. A cercare sempre di spiegare qualcosa per comprenderla al meglio e cercare di migliorare da quello che si è fatto.
E’ stato utile a rendere la mente più reattiva.
Gsfp mi ha insegnato a ragionare di più prima di scattare e anche meglio mi ha insegnato a ragionare di più ancora prima di prendere in mano la macchina fotografica e uscire di casa. Gsfp mi ha sbattuto in faccia che la fotografia attualmente non è la mia priorità. Vorrei poter dar la colpa a gsfp, e per qualche secondo, qualche volta l’ho pure fatto.
La realtà è che ho cercato di fare le esercitazioni che mi stimolavano di più, ma ho concluso per saltarle bellamente tutte, per i motivi più svariati, dalla semplice pigrizia alla sensazione di onnipotenza ” ah beh.. questo lo so gia fare”.
Con il suo approccio didattico così vivace e spontaneo, Giulia sa trasmettere e infondere il suo amore per l’arte, e in particolare per la figura, in maniera totalmente coinvolgente. Il suo maggior punto di forza sta nel saper capire quali sono i punti di forza e le debolezze dei propri allievi e nell’incoraggiarli a superarle senza creare frustrazione. Aiutandoli nel contempo a scoprire il metodo espressivo più consono alle proprie attitudini e al proprio essere.
La struttura dell’insieme, fra esercitazioni settimanali ed esercitazioni mensili, con una miscela di temi a scelta libera e temi prefissati a sorpresa costituisce alla fine una gran mole di lavoro da affrontare e da portare avanti. Anche la composizione eterogenea del gruppo ha fatto sì che gli scambi di opinioni ed i confronti tra i diversi punti di vista siano stati molto fruttuosi.
La mole di temi trattati con le esercitazioni va a far parte di un bagaglio tecnico che può essere buono per altre occasioni. Il fatto di affrontare un tema pianificando il lavoro da fare rende molto più fruttuoso il modo di lavorare. E poi, soprattutto, il confronto con persone che hanno avuto la stessa motivazione per partecipare ma vengono da esperienze spesso completamente differenti: è stata una parte bellissima di quest’esperienza.. C’è (può esserci) qualcosa qui dentro che, al di fuori della fotografia, è una ricchezza di per se’, da coltivare anche dopo.
Commento assolutamente personale: non avevo la più pallida idea di cosa potesse essere questo GSFP, ed ho trovato un’esperienza bellissima.
Con il GSSP ho capito che mettere bene una parola dietro l’altra non crea un libro.
Continui a sentirti stimolato, hai un sacco di cose da fare e viaggi su diversi fronti in modo che se anche non hai mai affrontato una cosa puoi vincere l’ansia della prima volta poichè tanto è un esercitazionie e poi ci hai già lavorato.
Il GSSP è stato una guida e un punto di riferimento in un mondo, almeno per me, quasi sconosciuto.
Ricomincerei domani, non ho dubbi.
È stato bellissimo partecipare a quest’esperienza cominciata per gioco e che vorrei tanto continuare. Quel che ho fatto l’ho fatto con passione ed entusiasmo, e ne sono felice. Grazie a Barbara e all’Editor per la serietà che ho riscontrato in tutti questi mesi di laboratorio.
È stato bello trovarmi con lo sketchbook pieno di disegni che altrimenti non avrei mai fatto e vedere come si sono evoluti.